Sintesi delle fasi operative[1]
qui a seguito lo schema operativo per procedere con la microetnografia (per i nn frequentanti). è uno schema operativo che può essere utile se adattato alle proprie esigenze e alla scelta di un contesto/soggetti. non ha quindi nessuna pretesa di esaustività nè vuole suggerire implicitamente che ci sia una ricetta che se seguita pari pari condurrà alla scoperta di qualche verità ........
prendetelo per quello che è: una sintesi operativa da usare intenzionalmente e strumentalmente!
prendetelo per quello che è: una sintesi operativa da usare intenzionalmente e strumentalmente!
Non si tratta di stabilire un
piano rigido d’azione[2]
ma piuttosto un insieme di azioni situate che possono essere riconsiderate e/o
modificate in fieri in base ai cambiamenti intervenuti o alla necessità di
risolvere problemi particolari. La
scansione delle fasi che elenco in
seguito, non ha una struttura
rigida ma circolare o a imbuto perché si focalizza progressivamente nel corso
delle diverse fasi. Il problema/la questione si trasforma e si sviluppa per
arrivare a un chiarimento e alla delimitazione dello stesso che consente di
analizzarne la struttura interna (Le Compe, Schensul, J. J.,1999).
La ricerca ha inizio da un tema:
la scelta degli elementi sui quali focalizzare l’attenzione è fatta in base
all’intreccio tra i desideri del committente, la letteratura specifica, le
ricerche già effettuate.
1. Elaborazione linee guida tematiche (domande
di ricerca)a partire da una riflessione sul fenomeno da indagare che parte dal
tema generale ( per esempio: pratiche e
linguaggi medici), si focalizza su un aspetto più specifico ( per esempio:
pazienti con disturbi depressivi e medici competenti) per arrivare a una
domanda concreta ( per esempio: come e quando avviene la scelta di rivolgersi a
uno specialista?). Questo lavoro di
concettualizzazione e riflessivo prevede che l’argomento di interesse venga
scomposto in elementi più semplici in modo da individuare quali fenomeni
osservare e le loro propietà specifiche per garantire l’univocità di
interpretazione tra i ricercatori.
2. Definizione dei concetti a livello
lessicale e operativo (le categorie sociali, in particolare, spesso sono
ambigue e porose e nn spiegano ma vanno spiegate)
3. Scelta
degli interlocutori
4. Scelta del metodo e degli strumenti:
a.
Osservazione partecipante( tecnica centrale
dell’etnografia)
-
Entrata in campo (negoziazione delle modalità di
ingresso senza compromettere le finalità della ricerca). Familiarizzazione con
contesto e soggetti, riduzione delle distanze, definizione dei ruoli (fiducia e
cooperazione e avvio di una relazione di scambio e reciprocità versus lavoro
sotto copertura in caso di aperta ostilità e resistenza)
-
Raccolta dei dati: concentrarsi sugli eventi e i
fenomeni da osservare (uso di informatori – chiave: persone informate che
possono fornire info utili sugli eventi o sottogruppi che non possono essere
osservati direttamente. Prossimità e frequentazione degli interlocutori.
-
Descrizione puntuale dell’osservazione (diario
di campo):
1.
Descrittiva: elaborare un quadro complessivo del
campo studiato e procedere a una sua descrizione generale che serva a formulare
le domande di ricerca specifiche. La descrizione dovrebbe comprendere i
seguenti aspetti:
2.
Focalizzata:
analisi dettagliata degli aspetti significati rilevati e definiti a partire
dalla rilevazione descrittiva. L’osservazione si restringe sui processi e i
problemi essenziali fino a generare una domanda conoscitiva diversa da quella
formulata in partenza dalla quale si procederà con l’osservazione.
3.
Selettiva:
raccolta di esempi delle pratiche, delle narrative e dei processi individuati
nella fase precedente. A questo punto si può procedere con una lista di domande
da sottoporre agli interlocutori.
-
Fase conclusiva: interpretazione e verifica /smentita dei concetti e delle categorie
elaborati nella prima fase di osservazione.
b.
Osservazione a distanza ( metodo da associare
all’intervista e/o focus group: vedi punto C e D)
-
selezione del contesto in cui osservare le
persone e i processi che interessano
-
definizione di tutto ciò che deve essere
documentato nell’osservazione
-
osservazioni descrittive per fornire una
presentazione generale del campo e successiva predisposizione della griglia di osservazione.
-
osservazioni focalizzate che si concentrano
progressivamente sugli aspetti rilevanti delle domande della ricerca
-
conclusione delle osservazioni
c.
intervista: scelta della tipologia di intervista
(strutturata, semi-strutturata – a persone chiave o focalizzata a studiare le
reazioni dei soggetti a materiali – stimolo come per esempio un film - aperta,
biografica o narrativa ( storie di vita o di eventi significativi vissuti).
d.
Focus group (esplorativo, strumentale, etc.)
5. Analisi
dei dati
-
Ordinare
i materiali:
a.
Articolazione di descrizioni. Le descrizioni devono essere “dense” (Geertz,
1973) e includere informazioni sul contesto, le azioni, sulle intenzioni e i
significati sottostanti e sulla loro evoluzione temporale. Non solo l’evento ma
anche lo sfondo socio-culturale in cui ha luogo.
b.
Classificazione: predisposizione di una
struttura concettuale che renda intelleggibili i dati raccolti (azioni, eventi
e processi). Si tratta di organizzare i
dati sulla base di caratteristiche e qualità rilevanti a partire dall’individuazione
di regolarità nei dati relativi al contesto, alle azioni e alle persone.
c.
Creazione di connessioni: formali (
somiglianza/differenza) e/o sostanziali ( legami di causalità)
-
Strutturare
le informazioni: scegliere se partire da un singolo caso o sviluppare
un’analisi attraverso più casi.
a. Leggere
i materiali ordinati, come sopra,diverse volte annotando a margine tutto ciò
che appare significativo e interessante
b. Annotare
nell’altro margine i titoli dei temi emergenti (parole chiave)
c. Su
un foglio a parte elencare i temi emersi ed esaminarne le relazioni reciproche.
I fini dell’analisi in etnografia possono essere diversi e vanno
dall’individuazione di tipologie, allo sviluppo della teoria e/o alla
rappresentazione della complessità del fenomeno indagato che viene esposto e
descritto minuziosamente.
[1] Sintesi
elaborata a partire dal testo di F.Ronzon, Sul campo, Breve guida alla ricerca
etnografica, Meltemi, 2008.
[2] il
processo di ricerca dell’etnografia è di tipo circolare (LeCompte, Schensul
1999) e interattivo (Maxwell, 1996) e si base su una continua interdipendenza e
aggiustamento delle fasi che lo compongono.
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