Cara Sara, cari colleghi,
il tentativo di fare una microetnografia con Fra Sebastiano continua. Martedì dopo vari cambiamenti di date passerò del tempo in convento. Sto cercando di scrivere una scaletta delle domande anche partendo dagli spunti che ho ricevuto dalla sua storia di vita. Come vi avevo detto, già nel nostro primo incontro, di sua iniziativa Sebastiano, ha pensato di raccontarmi la sua lunga vita.
Intanto riporto l'elaborazione delle linee guida tematiche. La mia indagine riguarda il rapporto tra quello specifico luogo e l'arte del fare, quindi il tema centrale potrebbe essere l'arte del fare in convento intendendo per arte la capacità creativa di produrre oggetti, testi, prodotti enogastronomici. L'aspetto specifico dell'etnografia è l'esperienza di padre Sebastiano, quindi la sua storia e soprattutto il suo vivere oggi, a ottant' anni, la sua espressione artistica nel senso più ampio del termine al convento situato sopra il Monte Orfano di Rovato. La domanda conoscitiva specifica e concreta di fondo è "qual è il rapporto tra questo luogo e la tua espressione artistica?".
Sarebbe bello vedere all'opera Fra sebastiano nella realizzazione di una delle sua sculture o che prepara vasetti di ciliegie immerse nella grappa o, ancora, mentre scrive poesie...
Ho trovato interessanti e fatte al caso mio le parole di un testo di Pavanello che sto studiando per Metodologia, riporto il suggerimento immaginiamo di dover esaminare il procedimento di lavoro di un artigiano che produce oggetti artistici per esempio oggetti in legno intagliato. Sarà necessario osservare minuziosamente tutte le sue operazioni di lavoro, gli strumenti che adopera, analizzati anche nelle loro componenti, i movimenti del suo corpo e, naturalmente, sarà necessario interrogarlo per conoscere il nome di ciascuna operazione e di ogni strumento.
Può essere utile forse anche a Rosanna.
Attendo consigli e vi tengo aggiornati
Grazie
Cecilia
Grazie mille Cecilia, in effetti anche a me servirà tanta pazienza nel capire e nel riprendere i singoli passaggi di un'attività di cui non so (ancora) nulla!
RispondiEliminaTi auguro buon lavoro! Riaggiorniamoci presto!
Rosanna
Ciao Cecilia,
RispondiEliminagrazie per lo spunto di Pavanello. rende molto bene il lavoro da svolgere.
consiglio - come a tutti - di elaborare preventivamente degli schemi in cui elencare tutti i particolari, dettagli e generali importanti e poi di procedere alla ripresa ricordandovi di soffermarvi su ogni singola inquadratura il tempo sufficiente per consentire a un vedente/pensante di cogliere gli elementi rilevanti (vedi commento a riprese linkate del gruppo teatro dialettale milanese)
l'importante è nn procedere a casaccio ma di essere consapevoli di ciò che si vuole osservare - e poi comunicare e trx - e perchè, come e quando...
il materiale rifletterà inevitabilmente le condizioni dell'osservazione e quindi buona cosa e giusta focalizzare progressivamente lo sguardo in rapporto all'oggetto di ricerca (vedi schema operativo).
uno sguardo che si fa selettivo e che com-prende - nel tuo caso ma anche in quello di molti altri di voi - il rapporto di mutua costituzione tra soggetto e oggetto ( fra sebastiano e i vasetti di ciliege....) testo interessante di riferimento, in caso, Daniel Miller, Stuff, 2010)
BUON LAVORO
sara