Salve professoressa le mando le prime elaborazioni riguardo i primi due punti dello schema operativo
tanto per cominciare a farsi un’idea. Naturalmente è una prima bozza…mi faccia
sapere se posso procedere coi punti dello schema o se è il caso che mi soffermi
ancora su questi primi due.
Elaborazione linee guida tematiche:
Questione centrale: Il nascondimento dei canali a Milano ed
hinterland è un fattore che ha inciso sull’identità e i vissuti di chi vive
questo territorio. Nel tempo l’uso delle acque del canale della Martesana è
cambiato ma, in qualche modo, il canale riaffiora sempre come via d’acqua viva
e di collegamento. Come è cambiato il tratto di piccolo Naviglio che unisce
Cernusco a Milano e con esso lo sguardo e le abitudini di chi lo vive? Come era
percepito e vissuto cinquant’anni fa? Riaffiorano
con l’uso delle sue acque bisogni e percezioni comuni da parte di chi lo
“consuma” ed episodi di interazione e di interdipendenze? Cosa c’è di spontaneo
e cosa di indotto da parte degli organi amministrativi o gestionali in tali
vissuti e quali influenze esercita la programmazione territoriale e gestionale
sulla vivibilità di questo tratto di Naviglio?
Definizione concetti livello lessicale e operativo:
Osservare parte del territorio lungo il naviglio della Martesana
misurando punti di vista, vissuti, percezioni e contraddizioni che sussistono
lungo le sponde del canale e individuare situazioni che strutturerebbero
relazioni umane proprie di questo squarcio di territorio legate alla presenza
del canale. Categorie sociali e soggetti da analizzare: informatori che abbiano
vissuto il naviglio nel passato( almeno cinquant’anni fa) e informatori che
vivono oggi il naviglio in quanto portatore d’acqua e quindi vivo( associazione
canoa, orti sociali, pescatori). Informatore “istituzionale” o “gestionale” che
spieghi la progettazione sul canale anche in vista di Expo. Focalizzare nelle
interviste sul concetto di nascondimento del canale operato negli ultimi
decenni(fisico ma anche mentale), capire anche quanto abbia pesato sull’identità
dei luoghi e delle persone e se si possa parlare di un riaffiora mento e di che
tipo sia oggi che nelle progettazioni future.
Grazie infinite,
andrea calvanelli
Ciao Andrea,
RispondiEliminale questioni mi sembrano ben poste come pure le definizioni.
procedi pure al prossimo step tenendo presente potenzialità e limiti dei mezzi audiovisivi.
con una tua collega l'altro gg si diceva di iniziare la sua indagine dall'osservazione e dall'analisi delle pratiche del corpo (in rapporto al suo oggetto) e poi agire riflessivamente su di esse....alias chiedere ai soggetti una riflessione su di esse confrontando le sue interpretazioni - con quelle degli interlocutori sul video/foto realizzate come sintesi del processo di osservazione. può essere un'idea interessante che può essere utilizzata in fasi diverse del lavoro. una elicitacion centrata sull'esperienza etnografica di ricerca e su quella degli interlocutori in rapporto alle interpretazioni da noi fornite sui loro vissuti, percezioni e rappresentazioni.
è in genere più semplice lavorare sulle rappresentazioni che sulle pratiche, fermarsi cioè a ciò che i soggetti dicono di x,c o y
gli strumenti visivi valorizzano - congiuntamente a molti limiti - l'esperienza incorporata....o come diceva Sapir il tessuto dell'esperienza...
come hai scritto tu le "situazioni che strutturerebbero relazioni umane proprie di questo squarcio di territorio legate alla presenza del canale"
sforzati di tradurre visivamente idee, concetti e paradigmi - una rappresentazione grafica dell'idea/STORYBOARD.
non parli di archivi fotografici et al sulla martesana.....ho un contatto che ha materiale fotografico se ti serve.
penso che sarebbe una buona idea informare l'editore del giornale Martesana 2 di questo tuo lavoro e vedere se è possibile che riservi uno spazio per un futuro articolo...
sai che VanAken si occupa da anni di temi legati all'acqua? ti segue lui per tesi?
ciao
sara
Grazie professoressa per le dritte. cercherò di seguirle valorizzando al meglio, come mi suggerisce, un rapporto di scambio interpretativo che possa far emergere percezioni e vissuti da ambo le parti mettendo allo specchio l'etnografia stessa, il tutto tenendo conto dei limiti delle riprese(soprattutto le mie) e dei miei limiti di protodocumentarista. credo che potrà essere molto divertente. Per quanto riguarda le foto non mi sono ancora messo a cercarle seriamente quindi se lei ha già un aggancio può essermi utile. Non conosco il giornale Martesana 2 ma se mi sa dare qualche riferimento li contatto volentieri. Sì, Van Aken mi sta seguendo per la tesi e oggi dovrebbe arrivarmi il suo libro appena uscito "La diversità delle acque" quindi in quanto a temi spero di essere abbastanza stimolato da qui in avanti. Vado allora avanti col lavoro, ci sentiamo, grazie infinite
RispondiEliminaandrea