Il mio progetto consiste
nell'intervista ad una “cosplayer”.
Il
termine cosplayer (contrazione
dei termini “costume” e “play” nell'accezione di
“interpretare, giocare”) indica la pratica di indossare un
costume che rappresenti un personaggio riconoscibile in un
determinato ambito e di interpretarne il modo di agire.
Il fenomeno ha avuto
inizio alla fine degli anni '70 quasi contemporaneamente negli Stati
Uniti (dove travestirsi da supereroi come Batman e Superman era già
una pratica diffusa) ed in Giappone dove le persone vestono come
personaggi dei cartoni animati (“anime”), dei fumetti (“manga”)
o dei videogiochi, benchè ultimamente costituiscano fonte di
ispirazione anche opere occidentali di fama internazionale (la
trilogia de' “Il signore degli anelli”, “Harry Potter”,...).
Mentre in Oriente si
organizzano per lo più delle rassegne nelle quali i cosplayer si
incontrano per condividere la stessa passione e per farsi
fotografare, in Occidente è molto più marcato l'aspetto
interpretativo (delle vere e proprie scenette di combattimento,
ballo, canto, mimo a seconda del personaggio) ed agonistico (gare).
Dal momento che agli
occhi di un occidentale tali eventi possono sembrare simili alle
sfilate di Carnevale, occorre fare alcune precisazioni:
- mancano l'aspetto religioso e di rinnovamento simbolico (non è un periodo di festa durante il quale il caos sostituisce l'ordine costituito, che riemergerà rinnovato e garantito una volta terminati i festeggiamenti) e la violenza (cfr Carnevale di Ivrea);
- la maschera non è un oggetto usato per celare la propria identità, al contrario un cosplayer sceglierà sempre un (o più) personaggio al quale si sente di assomigliare, spesso anche fisicamente.
Fondamentale è la
realizzazione del costume e degli accessori, che deve essere
accuratissima e spesso è molto impegnativa.
Il video è composto da
più parti:
- breve sigla introduttiva nella quale si vedono le vie di Lucca gremite di persone ed alcuni cosplayers;
- intervista a Yamamoto (ogni cosplayer ha un nome d'arte tratto dalla cultura giapponese o fantasy) per mostrare come una cosplayer vive questa passione e forma d'arte e come si prepara a partecipare al “Lucca Comics&Games 2013”, la più importante rassegna del settore in Italia, seconda in Europa e terza al mondo (dopo il “Comiket” di Tokyo ed il “Festival international de la bande dessinée” di Angoulême in Francia) ma assolutamente unica perchè, a differenza di tutte le altre, si svolge per le strade della città, all'aperto e non al'interno di padiglioni appositi o in luoghi chiusi (palazzetti, capannoni);
- ampia sezione dedicata alla scelta e rielaborazione del personaggio (il Cappellaio Matto di “Alice nel Paese delle Meraviglie”), sezione nella quale mi sono soffermata sui bozzetti preparatori, sulla realizzazione del costume e degli accessori e sul trucco;
- riprese della cosplayer per le strade di Lucca, effettuate nelle zone meno frequentate (c'erano 200000 partecipanti, record assoluto dal 1993!) per poterla mettere meglio in risalto;
- sigla finale con immagini del “Lucca Comics & Games” 2013.
Ho
cercato di utilizzare diverse tecniche di ripresa (close
up shot, medium shot, long shot, aerial shot, zoom shot, POV, head on
shot ), di soffermarmi sui particolari quando possibile ed in fase di
montaggio, per rendere più coinvolgente lo scorrere delle immagini,
ho inserito musiche e canzoni spesso utilizzate come colonna sonora
di sfilate cosplay e videogiochi.
Viola
Donarini
http://www.youtube.com/watch?v=BSk_h_wnu1A
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