10 ottobre 2012

La Doppia Distanza INGANNA, e le immagini che riemergono modificate

Talvolta alcuni resoconti giornalistici sembrano fornire "INFORMAZIONI VERE" solo per il fatto che la notizia viene fornita da un Anchorman in giacca e cravatta, seduto in uno studio sfavillante, di una città opulenta, dove lo scorrere del tempo viene commisurato in base al valore economico e non umano (vivere o morire delle zone di conflitto,carestia, ecc.).
In questo caso la cosa che balza subito all'occhio di un osservatore critico è la doppia distanza, sì doppia distanza perché l'Anchorman non è sul posto del Conflitto in corso, e soprattutto non è un locale coinvolto nel conflitto. Questa sua posizione di presunta neutralità, potrebbe instillare nello spettatore un senso di obiettività nella trasmissione della notizia, mentre talvolta è proprio questa posizione che favorisce la strumentalizzazione della notizia, perché noi non sappiamo quanto coinvolgimento ci sia da parte della testata giornalistica o del Governo dove ha sede la testata, e basta guardare     quanto accaduto o accade durante i diversi conflitti civili (Libia, Siria ecc), o manifestazioni di piazza (Occupiamo Wall Street, la TAV, ecc), quali sono le informazioni vere e quali sono le informazioni costruite? Dove sta la verità? Quanto spazio è stato dato alla parresia e quanto alla retorica? Dove finisce l'una e dove inizia l'altra o viceversa?
Ovviamente non dobbiamo dimenticarci che per avvalorare i significati intervengono anche le immagini, che possono però essere percepite da ogni video-utente in maniera personale, cioè assimilate, elaborate sulla base dei proprio background e ristrutturate, subito dopo fatte riemergere modificate nella forma e nel significato (Psicologia Gestaltica). Non solo, le stesse immagini vengono, dall'individuo, continuamente risistemate e ridefinite ogni qualvolta l'individuo stesso andrà a ripescarle nella MLT.
Ad un certo punto Nichols ci parla di "la sottile linea blu", senza voler minimizzare, ma credo il pezzo Forte in questo campo "inganno" "verosimile" "falso" possiamo ritrovarlo nel Film "The Life of David Gale". 
Si tratta (per me) di un Pezzo di alto Profilo Documentario Cinematografico, un fantastico Kevin Spacey ed un regista Alan Parker formidabile, ecco in questo Film traspare quello che ho scritto sin'ora "voler parlare e far apparire Una Verità la mia" e non la Verità Vera.
Un modo attraverso l'arte della retorica per "Procurarsi Ragione" anche senza veramente AVERLA.
E qui mi scuso ma mi si tira fuori dai denti questa frase, 
l’impresa più difficile è vedere quel che ti sta proprio davanti agli occhi (Johann Wolfgang Goethe) 




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