Anche se raccogliamo il consenso informato (e questo è eticamente
corretto), e cerchiamo di illustrare le eventuali conseguenze derivanti
dall'elaborazione del prodotto Documentario, non potremo mai con estrema precisione
delineare tutte le eventuali conseguenze.
Purtroppo quando si riprende con la videocamera vi è un'altra
importante questione, l'occhio digitale non perdona, perchè
- rende l’invisibile e l’impercettibile visibile e
percepibile,
- offre agli spettatori/autori una realtà vivida che
l'occhio umano in tempo reale non riesce a raccogliere per intero,
- l'imponderabile viene brutalmente impresso sulla
pellicola/scheda
- e sollecita l’avvio di processi di analisi, descrizione,
studio e approfondimento che sono per il Regista punti focali sulla questione
Etica,
-
è ovvio e
palese che Etica e voglia di Verità sono in una lotta continua tra di loro, ed
è compito del regista saper mediare senza mentire e senza trasformare il vero
in verosimile e soprattutto senza utilizzare il Verosimile per impostare e
imbastire una retorica affabulativa tale da stravolgere il senso della ripresa
-
ovviamentenon
dobbiamo dimenticarci che per quanto le riprese siano lì a dimostrare qualcosa,
ciascuno degli spettatori vedrà con gli occhi della mente, ovvero percepirà con
sfumature differenti le medesime immagini
-
per esempio
se il Documento Les Maitres Fous non fosse accompagnato dal commento e
semplicemente trasmesso così com’è assumerebbe tutt’altro significato ed i
protagonisti potrebbero essere paragonati a bestie senza senno e folli perduti,
certo la crudeltà delle immagini se viste senza commento sarebbe buona per un
film dell’orrore, mentre nelle realtà è una trance catartica che cerca di
spezzare le catene coloniali, un’esorcizzare la condizione di sottomissione
-
non è mai
facile in fase di montaggio decidere cosa lasciare e cosa tagliare e le
motivazioni dell’una e dell’altra azione, spesso la sete per l’insolito e il
Fenomeno ci fa in alcuni casi costruire una filmografia a senso unico
-
il video
amplifica ciò che visto in real time è solo un attimo fuggente, perché può
essere rallentato, rivisto, zoomato, etc.
Ciao Giuseppe e tutti,
RispondiEliminaho inserito un videolink dal quale è possibile accedere ad alcune clip del film Two Laws di Strachan e Cavadini. Nichols cita questo documentario come esempio di regia che opta per per una rappresentazione costruita a partire da una conoscenza dei soggetti che precede la realizzazione del film e che tenta - nelle intenzioni degli autori - di rappresentare ciò che accomuna i primi due poli del famoso triangolo relazionale(regia - soggetti - fruitori)......
la clip uno - che ho linkato e dalla quale se si vuole è possibile accedere alle altre due - mi sembra un esempio interessante di come sia possibile rappresentare il processo di negoziazione che accompagna la realizzazione della costruzione filmica come parte integrante e non accessoria.
mi sembra uno spunto interessante da applicare alla riflessione sulle potenzialità e le risorse del mezzo audiovisivo in antropologia. Le informazioni etnografiche che si possono ricavare/riprendere da una scelta di questo tipo sono rilevanti nella misura in cui ci consentono di approfondire il posizionamento e la disposizione dei soggetti nei confronti di quest'artefatto culturale che è il film come mezzo di rappresentazione.
In questo caso la relazione triangolare si struttura in questo modo: Io/noi parliamo di noi a voi. e non Io parlo di loro a voi o esso parla di loro/ciò a voi.
in questo caso non un auto-etnografia ma, piuttosto la dimensione interssoggettiva che dà forma e contenuto ai significati che emergono dall'incontro - trasponendo - tra i soggetti della ricerca (soggetto conoscente e soggetto da conoscere)che insieme fanno la conoscenza di da prospettive e con intenzioni non necessariamente equivalenti.
a seguire
p.s. sarebbe interessante proporre i vari esempi di documentario che Nichols propone quali esempi di una particolare esplicitazione/scelta della relazioni/alleanze tra i soggetti:
regista
soggetti o attori sociali
pubblico o spettatori
sara