9 settembre 2012

Cap.1 Etica, Consenso e Imponderabile


Anche se raccogliamo il consenso informato (e questo è eticamente corretto), e cerchiamo di illustrare le eventuali conseguenze derivanti dall'elaborazione del prodotto Documentario, non potremo mai con estrema precisione delineare tutte le eventuali conseguenze.
Purtroppo quando si riprende con la videocamera vi è un'altra importante questione, l'occhio digitale non perdona, perchè
 - rende l’invisibile e l’impercettibile visibile e percepibile, 
 - offre agli spettatori/autori una realtà vivida che l'occhio umano in tempo reale non riesce a raccogliere per intero, 
 - l'imponderabile viene brutalmente impresso sulla pellicola/scheda
 - e sollecita l’avvio di processi di analisi, descrizione, studio e approfondimento che sono per il Regista punti focali sulla questione Etica,
-         è ovvio e palese che Etica e voglia di Verità sono in una lotta continua tra di loro, ed è compito del regista saper mediare senza mentire e senza trasformare il vero in verosimile e soprattutto senza utilizzare il Verosimile per impostare e imbastire una retorica affabulativa tale da stravolgere il senso della ripresa
-         ovviamentenon dobbiamo dimenticarci che per quanto le riprese siano lì a dimostrare qualcosa, ciascuno degli spettatori vedrà con gli occhi della mente, ovvero percepirà con sfumature differenti le medesime immagini
-         per esempio se il Documento Les Maitres Fous non fosse accompagnato dal commento e semplicemente trasmesso così com’è assumerebbe tutt’altro significato ed i protagonisti potrebbero essere paragonati a bestie senza senno e folli perduti, certo la crudeltà delle immagini se viste senza commento sarebbe buona per un film dell’orrore, mentre nelle realtà è una trance catartica che cerca di spezzare le catene coloniali, un’esorcizzare la condizione di sottomissione
-         non è mai facile in fase di montaggio decidere cosa lasciare e cosa tagliare e le motivazioni dell’una e dell’altra azione, spesso la sete per l’insolito e il Fenomeno ci fa in alcuni casi costruire una filmografia a senso unico
-         il video amplifica ciò che visto in real time è solo un attimo fuggente, perché può essere rallentato, rivisto, zoomato, etc.