7 ottobre 2013

IL SUONO CHE CORRE – DALLA CALABRIA ALLA LOMBARDIA

Ciao a tutti,
posto un commento di Federica Crispino che mi è arrivato via mail

Sara


IL SUONO CHE CORRE – DALLA CALABRIA ALLA LOMBARDIA 
 HYPERLINK "http://www.youtube.com/watch?v=r4zKi26zfY4" http://www.youtube.com/watch?v=r4zKi26zfY4

Ciao a tutti!
Il mio progetto ha avuto come oggetto di ricerca “la tarantella calabrese ”in Lombardia.

Il primo passo del lavoro è consistito nell’individuare e nel circoscrivere l’oggetto del mio studio. 
A tal fine ho steso il seguente piano di indagine, che comprendeva:
1) Un tema generale: “La pratica delle danze tradizionali del Sud Italia”
   (precisamente: la Pizzica in Puglia, la Tarantella in Calabria e la Tammurriata in Campania)
2) Un tema intermedio: “La pratica delle danze tradizionali del Sud Italia a Milano”
3) Un aspetto specifico: “Come vengono riformulate queste danze a Milano?”  

Ho poi iniziato a realizzare le riprese di canti e balli durante varie feste ed occasioni improvvisate. 
Nel corso della ricerca, mi sono però resa conto di quanto l’argomento fosse vasto ed ho così deciso di circoscriverlo ulteriormente, focalizzandomi solo sulla tarantella calabrese.
La scelta è stata motivata dal fatto che questo sia, tra i tre citati, il ballo popolare ancora meno diffuso a Milano.

Dopo le riprese mi sono dedicata alle interviste.
Sono partita dall’ipotesi che, nel capoluogo lombardo, la tarantella calabrese non sia rimasta “pura” nella sua tradizione, ma abbia subìto dei cambiamenti conseguenti alla sua”urbanizzazione”.
Mi sono quindi proposta di verificare la veridicità di questa ipotesi e di indagare alcuni aspetti relativi alla riformulazione della tarantella nella città di Milano e nell’hinterland milanese.   

Nello specifico, ho indagato quale sia il pensiero relativo all’ “urbanizzazione” della tarantella calabrese da parte di chi:
dal Sud Italia si è trasferito a Milano ed ha contribuito a portare al Nord della Penisola le tradizioni della propria terra;
nato a Milano, si è avvicinato a questo ballo popolare.
La maggior parte delle persone si sono mostrate disponibili ad essere riprese. Qualcuno non ha voluto essere ripreso per timidezza o riservatezza, ma ha comunque fornito preziose indicazioni. 
Gli intervistati si sono dichiarati favorevoli alla diffusione dei balli del Sud Italia in altre zone della Penisola, consapevoli del fatto che l’attualizzazione delle tradizioni porti ad una modifica delle  stesse ma che permetta anche di mantenere vive alcune realtà che, altrimenti, potrebbero essere dimenticate o rimanere limitate a zone specifiche.

Penso che sarebbe interessante proseguire questo lavoro chiedendo, a chi attualmente continua a vivere nelle terre in cui la tarantella ha avuto origine, l’opinione relativa alla diffusione di questo ballo al di fuori della terra calabrese.