24 ottobre 2011

lezione del 24

Ciao a tutti,(a beneficio degli assenti e dei presenti)
oggi abbiamo avuto il piacere di ospitare C. Bonaconsa, soggetto attivo da diversi anni sul territorio ad oggetto, e di condividere il suo punto di vista e le sue prospettive. Cercherò di postare a breve una sintesi audiovisiva del suo intervento in aula.
Gli spunti di riflessione e di analisi sono stati davvero tanti, diversificati e - passatemi l'espressione - glocalizzati.
Vi invito quindi a lasciare una traccia delle vostre elaborazioni progettuali in itinere cercando di dialogare/trarre il meglio da quanto abbiamo avuto modo di ascoltare a lezione.
I gruppi sono formati e i materiali/informazioni utili all'elaborazione delle vostre esplorazioni/comunicazioni con il territorio distribuiti:
- liberatoria per le riprese/utilizzo dei materiali audiovisivi
- foglio di presentazione con riferimento all'attività didattica in cui siete coinvolti
- schema riassuntivo "dalla teoria alla pratica" che avete iniziato ad adattare alle vostre esigenze/microtraiettorie di ricerca allo scopo di chiarire/riflettere/approfondire le vostre intenzionalità conoscitive
- schema di costruzione documentario/film - ben consapevoli che, dati tempi, competenze, conoscenze, non possiamo razionalmente che proporci obbiettivi alla nostra portata.

Settimana prox nn ci sarà lezione in Bicocca per il ponte ma è stato deciso di dedicare le 4 ore di lezione alle vs attività di "lavoro sul campo". Gli scribani - o se vogliamo, i relatori - dei 3 gruppi hanno compiti precisi:
- comunicarsi con la sottoscritta per riferimenti mail e telefonici et al
- sintetizzare via blog la rielaborazione mirata dello schema riassuntivo ("dalla teoria alla pratica: e viceversa)
- sintetizzare via blog i vs primi approcci con il contesto (approccio di rete- di cui parleremo)
- riportare l'elaborazione progressiva dello storyboard: lo sforzo di tradurre visimamente l'elaborazione delle vs intenzionalità conoscitive (idee - itinerari di ricerca).

passo e chiudo invitandovi a fare un buon utilizzo di questo strumento di comunicazione(blog) tenendo presente che la produttività dello stesso è direttamente correlata alle vostre esigenze di ricerca e - di conseguenza - ciò che ne risulta dipende dal significato che siete in grado di far emergere dal vostro lavoro/impegno.

un caro saluto
sara

18 ottobre 2011

CSAperto2011.casestudy

aperto 2011 art on the border
percorso
di arte
contemporanea
Il Distretto Culturale di Valle Camonica presenta
Edolo – Incudine – Monno – Vezza d’Oglio – Vione – Temù – Ponte di Legno
Giornata di studio – A case study
Sabato 22 Ottobre 2011 – Vezza d’Oglio (Bs) Torre Federici
Nella giornata di Sabato 22 Ottobre, a partire dalle ore 14 presso la Torre Federici di Vezza d’Oglio, avrà luogo
aperto 2011_Giornata di studio. A case study, a cura di Chiara Agnello e Matteo Lucchetti, attorno alla seconda
edizione di aperto 2011_art on the border.
Concepita e realizzata all’interno del Distretto culturale della Valle Camonica e in collaborazione con Giorgio
Azzoni, direttore artistico di aperto, la giornata vedrà il coinvolgimento degli artisti che hanno preso parte ad
aperto 2011_art on the border e che sono intervenuti sul territorio dell’Alta Valle Camonica, nei comuni di Edolo,
Incudine, Monno, Vezza d’Oglio, Vione, Temù e Ponte di Legno.
aperto è una manifestazione di arte contemporanea promossa dal Distretto Culturale Valle Camonica, un
progetto pluriennale che attiva esperienze artistiche capaci di stabilire un colloquio dialettico con il luogo e la
storia, con l’uomo e la condizione dell’abitare. È un territorio di confine che si dispone alle idee, all’interscambio e
al confronto, un cantiere aperto ai linguaggi di un’arte che ricerca inedite possibilità di connessione tra i soggetti
attivi al suo interno e le realtà esterne.
Assieme ai sette artisti, presenti per raccontare retrospettivamente il farsi degli interventi realizzati durante la
residenza, prenderanno parte alla giornata gli artisti tutor Raffaella Spagna ed Andrea Caretto, oltre a tre ospiti
chiamati per dare spazio discorsivo ai complessi scenari sui quali si sono intrecciate le riflessioni degli artisti in
Valle: Ivan Bargna antropologo visivo, Denis Isaia curatore indipendente e scrittore e Maria Giovanna Mancini
storica dell’arte e curatrice.
La giornata di studio si intende quale momento di riflessione attorno all’esperienza vissuta dagli artisti, all’efficacia
e all’incisività degli interventi realizzati, al rapporto con il territorio e alle potenzialità di sviluppo future che
emergeranno dalle considerazioni nate attorno al confronto messo in atto dai singoli lavori.
La giornata vuole inoltre essere un’occasione di approfondimento sui lavori realizzati dagli artisti, per coglierne
anche gli aspetti non unicamente riconducibili al valore estetico dell’opera, legati alla fase processuale del lavoro
e al suo svolgersi in un complesso sistema di narrazioni storiche, sociali e culturali, che compongono l’idea di
Valle Camonica ed il relativo senso di appartenenza alla comunità che la abita.
Con la creazione di tale contesto si intende quindi trasformare l’esperienza di aperto 2011_art on the border in
un caso studio che includa in sé, oltre ad una riflessione generale sui progetti e le loro ricadute, una lettura delle
componenti di carattere antropologico e sociale, riscontrabili parallelamente allo svolgersi dei progetti e delle
dinamiche innescate dalla manifestazione e dai suoi attori.
Alla conversazione aperta al pubblico prenderanno parte anche altri membri del comitato scientifico di aperto,
quali Stefano Coletto (curatore della Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia) e Orietta Brombin (Responsabile
attività educative del PAV, Torino). Mentre Noemi Satta (cultural project manager indipendente e referente
operativa distretto culturale Valle Camonica per la Fondazione Cariplo), parteciperà per contribuire al dialogo che
il progetto aperto sta sviluppando con la rete imprenditoriale della Valle Camonica.
www.vallecamonicacultura.it/aperto2011
A cura di
Chiara Agnello e Matteo Lucchetti
Con gli artisti residenti di aperto 2011
Franco Ariaudo, Andrea Magaraggia, Serena
Porrati, Christian Tripodina, Chiara Trivelli, Cosimo
Veneziano, Maria Zanchi
Andrea Caretto e Raffaella Spagna
artisti tutor di aperto 2011
Con la partecipazione di
Giorgio Azzoni, direttore artistico di aperto 2011
Ivan Bargna, antropologo visivo
Denis Isaia, curatore indipendente e scrittore
Maria Giovanna Mancini, storica dell’arte e curatrice
e la presenza di
Orietta Brombin, Stefano Coletto, Noemi Satta,
Amministratori dei sette Comuni
patrocinio artistico
aperto 2011 art on the border
percorso
di arte
contemporanea
Programma
Nella mattinata di Sabato 22 Ottobre sarà inoltre possibile visitare gli interventi disseminati nei paesi dell’Alta
Valle Camonica aderenti al progetto. Nella stessa giornata di studio, inoltre, alle ore 18:30, una mostra di
documentazione relativa ai lavori realizzati aprirà presso la stessa Torre Federici.
Il giorno seguente invece, Domenica 23 Ottobre, alle ore 11:30 avrà luogo l’inaugurazione di Mutando
Riposa_Larix X Picea, relativa al lavoro degli artisti Caretto e Spagna nel Comune di Ponte di Legno.
Sabato 22 Ottobre 2011
Vezza d’Oglio, Torre Federici
Giornata di studio / Opening mostra
10.30/12.30_ breve tour dei luoghi di aperto 2011
Un tour di circa due ore per visitare i luoghi dove sono ancora visibili gli interventi degli artisti. Si prevede una
visita ad Edolo, Monno ed al percorso Temù – Vione.
13.00_ light lunch
nelle adiacenze della Torre Federici, a Vezza d’Oglio (previa prenotazione a Laura Poli tel.348.0083270).
14.00 - 18.30_tavola rotonda con
• moderazione dei curatori Chiara Agnello e Matteo Lucchetti
• introduzione del direttore artistico di aperto Giorgio Azzoni
• presentazione da parte degli artisti del lavoro realizzato in occasione di Aperto 2011
• contributi di Ivan Bargna, antropologo visivo; Denis Isaia, curatore indipendente e scrittore; e Maria Giovanna
Mancini, storica dell’arte e curatrice.
Interverrà inoltre Noemi Satta per Fondazione Cariplo.
Saranno presenti Orietta Brombin, Stefano Coletto, Amministratori dei sette Comuni
Partecipazione del pubblico previo prenotazione gratuita alla mail aanders@alice.it
18.30_ inaugurazione mostra
Domenica 23 Ottobre 2011
Ponte di Legno, loc. Trampolino gigante
11.30_Inaugurazione dell’installazione
Mutando Riposa_Larix X Picea
di Andrea Caretto e Raffaella Spagna, Ponte di Legno
12:30_ aperitivo con prodotti locali
Vista la scarsa disponibilità di posti la partecipazione alla giornata di studio
richiede una prenotazione gratuita alla mail aanders@alice.it entro il 20 Ottobre 2011
Per partecipare alla visita ai lavori nella mattinata di Sabato 22 Ottobre contattare Laura Poli (tel.348.0083270)
patrocinio artistico
aperto 2011 art on the border
percorso
di arte
contemporanea
Domenica 23 Ottobre 2011 Ponte di Legno, loc. Trampolino gigante
Opening2 Mutando Riposa_Larix X Picea
Inaugurazione dell’installazione di Andrea Caretto e Raffaella Spagna
aperto_2011 dedicato al tema del fare arte al confine, si è svolto nei sette Comuni dell’Alta Valle Camonica:
ognuno di essi ha ospitato un artista, chiamato a dare forma ad un’opera site specific concepita e realizzata
per dialogare con il luogo e la sua comunità. Gli interventi artistici e il processo di relazioni esplorano i valori
culturali e sociali, in un percorso condiviso con le Amministrazioni locali in cui l’opera è punto di apertura per
nuove ricerche e attività. L’elemento di riferimento è il legno e le varie interpretazioni degli artisti, collegate dal
percorso dell’antica via Valleriana, consentono ai visitatori di compiere un viaggio nella storia, nell’ambiente, e
nei linguaggi dell’arte contemporanea.
Mutando Riposa_Larix X Picea è un’installazione formata da grosse ceppaie di abete rosso e assi grezze
di larice che prende forma al bordo di un vasto prato, situato in un’area di transizione tra l’abitato di Ponte
di Legno e le estese foreste del Parco dell’Adamello. Un bosco di abeti secolari, denominato Pecceta di val
Sozzine, si affaccia sull’area; la natura di “parco pubblico informale” di quest’area, ci induce ad immaginare
uno spazio da usare, da abitare. I materiali provengono dal sito stesso ed in un medio lasso di tempo
potranno “ritornare in circolo” nel loro ambiente di provenienza. L’installazione prende forma gradualmente
senza seguire schemi predeterminati: le ceppaie costituiscono le nuove radici per la costruzione che “cresce”
adattandosi alle caratteristiche tecniche e formali dei materiali a disposizione.
Andrea Caretto e Raffaella Spagna (Torino, 1970; Rivoli, 1967) concepiscono l’arte come una forma
di ricerca, un modo libero di investigare le dimensioni multiple della realtà. Essi generano installazioni
complesse, che presentano allo stesso tempo l’indagine, lo studio, la dimostrazione e la sperimentazione
del rapporto con l’ambiente. Che si tratti di installazioni, azioni collettive, performance o sculture, i loro
lavori sono sempre il risultato di un processo relazionale, che emerge dalla complessa rete di rapporti che
gli autori stabiliscono con differenti elementi (organici, inorganici, viventi) dell’ambiente in cui operano.
Collaborano stabilmente dal 2002 esponendo in istituzioni pubbliche e private in Italia e all’estero; vivono e
lavorano a Torino. www.esculenta.org
Opere
Andrea Caretto e Raffaella Spagna_Ponte di Legno località ex Trampolino
Mutando Riposa_Larix X Picea_installazione ambientale
Franco Ariaudo_Vione Dòs de le Barbine/S.Remigio
Logos tu Stauros_azione/installazione
Andrea Magaraggia_Vezza d’Oglio Torre Federici
Apoptosi_sculture in legno e poliuretano
Serena Porrati_Ponte di Legno c/o Bottega Pietro Sandrini
Belvedere_video installazione - L’impero del sole_bassorilievi in legno
Christian Tripodina_Incudine località Niscle e Comune
Moorschneehuhn_performance/installazione
Chiara Trivelli_Temù c/o Pro Loco e Museo L’Zuf
Co de Ros (un Pater Noster e dieci Avemarie)_audioguida lungo la via Valleriana
Maria Zanchi_Monno prato adiacente al Centro storico
Stramadécc_azione/installazione
Cosimo Veneziano_Edolo viale delle Stazione
La fine del mondo e il paese delle meraviglie_installazione
patrocinio artistico
aperto 2011 art on the border
percorso
di arte
contemporanea
aperto_2011 art on the border
è un progetto del Distretto Culturale
di Valle Camonica
Sostenuto da
Comunità Montana di Valle Camonica
Consorzio Comuni BIM di Valle Camonica
Fondazione Cariplo
Con il contributo di
Unione dei Comuni dell’Alta Valle
Comune di Edolo
Direzione artistica
Giorgio Azzoni
I patrocini artistici
Careof DOCVA Milano
Fondazione Bevilacqua La Masa Venezia
PAV Parco Arte Vivente Torino
I patrocini istituzionali
Regione Lombardia
Soprintendenza per i Beni Architettonici
e Paesaggistici, Brescia
Parco Nazionale dello Stelvio
Parco dell’Adamello
Comune di Edolo
Comune di Incudine
Comune di Monno
Comune di Ponte di Legno
Comune di Temù
Comune di Vezza d’Oglio
Comitato scientifico
Chiara Agnello _Curatrice del Careof DOCVA, Milano
Giorgio Azzoni _Direttore artistico del Distretto
Culturale di Valle Camonica, (Bs)
Orietta Brombin _Responsabile Attività educative
del PAV Parco Arte Vivente, Torino
Stefano Coletto_Curatore della Fondazione
Bevilacqua La Masa, Venezia
Matteo Lucchetti_Curatore e critico d’arte, Milano
Artisti Visiting Professor
Andrea Caretto e Raffaella Spagna
Multimedia staff
Davide Bassanesi, Stefano Malosso, video
Dragan Mihajlovic, Manuel Montini, Igor
Verdozzi, fotografie
Carlo Giordani, field recordings
programma generale:
maggio _bando
10 giugno_selezione artisti
17 giugno - 14 luglio_sopralluoghi artisti
14 luglio - 29 luglio_residenze estive
30 luglio_primo Opening
dal 30 luglio_installazioni visitabili
settembre-ottobre_residenze finali
22 ottobre_A case study
22 ottobre_mostra a Torre Federici
23 ottobre_secondo Opening
Contatti
Direzione Giorgio Azzoni aanders@alice.it
Segreteria Laura Poli tel.348.0083270
Comunicazione Francesca Conchieri, Giorgio Laini
aperto_20@cmvallecamonica.bs.it
Giampietro Moraschetti, web site gestor
Marta Pagano, Maura Serioli, supporto multimediale
e comunicazione
Ufficio stampa
Eletta Flocchini 328.5997611
Website www.vallecamonicacultura.it
www.vallecamonicacultura.it/aperto2011
Collaborazioni
Consorzio Forestale ‘due Parchi’
Cooperativa sociale Stella Alpina
Salvetti fornerie
Associazione Albergatori Ponte di Legno
Teatro Stabile Villa Dalegno
Museo Etnografico El Zouf
Museo Guerra Bianca in Adamello
Hotel Avio (Hotel convenzionato)
El Biol (Ristorante convenzionato)
Venanzio arreda
Valwash
CMM Flli Rizzi
Ferrari falegnameria
Bottega Pietro e Antonio Sandrini
Habitat Legno
Sintesi costruzioni in legno
Il Distretto Culturale di Valle Camonica si è costituito ufficialmente nel 2009, grazie alla condivisione di diverse
realtà e istituzioni che hanno creduto in questa sfida, come occasione di rilancio del territorio: la Comunità
Montana e il Consorzio Comuni BIM di Valle Camonica, e la Fondazione Cariplo di Milano.
Il Distretto Culturale della Valle Camonica propone di trasformare la gestione dell’importante patrimonio
culturale in un programma di sviluppo sociale ed economico, ed ha strutturato un piano di interventi coordinato
e integrato per essere strumento di partecipazione e apertura sociale. È il primo risultato del progetto Distretti
Culturali, che nasce da un’idea di Fondazione Cariplo per promuovere la valorizzazione del patrimonio culturale
in una logica di sviluppo del territorio.
Progetto pilota in Lombardia Si tratta di un vero e proprio progetto pilota: il Distretto Culturale della Valle
Camonica è infatti il primo risultato del Piano di azione “I beni culturali come volano per la crescita economica e
sociale del territorio” voluto da Fondazione Cariplo, che sta coinvolgendo tutta la Lombardia.
Valle Camonica è un’estesa vallata delle Alpi centrali percorsa dal fi ume Oglio; lunga 80 km, passa dai 200
m. di altitudine del lago d’Iseo, ai 1883 m del passo del Tonale. Conserva, oltre a un ricco ambiente montano,
un importante patrimonio di testimonianze materiali e culturali, dalla preistoria ad oggi, che la rendono una
Valle dei segni. È un territorio montano urbanizzato prevalentemente sul fondovalle. A nord di Edolo si estende
l’Alta Valle, dalle caratteristiche tipicamente alpine e disposta lungo la linea insubrica. Compresa tra due Parchi
(Stelvio e Adamello) è attraversata dall’antica via Valleriana che lambisce i centri storici e attraversa i prati di
antica coltivazione.
L’Alta Valle è popolata da piccole comunità, in parte coinvolte dal turismo invernale; fenomeni di forte identità
locale si affi ancano ad un’avanzante spaesamento, indotto dai modelli del consumo globale.
Comunità Montana
di Valle Camonica
Consorzio Comuni B.I.M.
di Valle Camonica

17 ottobre 2011

lezione 17 ottobre

Ciao a tutti,
se riuscite a realizzare le interviste(medium shot e close up) linkatele sul blog via youtube - le procedure di accesso a youtube sono semplici da comprendere. se avete difficoltà fatemi sapere che cerco di darvi una mano via blog.
praticate gente, PRATICATE!
scrivetemi una mail al mio indirizzo di posta elettronica che vi invio la liberatoria per le riprese.
un caro saluto,
sara

11 ottobre 2011

per la lezione del 17 ottobre

Ciao a tutti,
ho visto il commento di Stefania e mi pare una buona idea quella di organizzarvi nei differenti gruppi a seconda dei vs interessi. tenete presente che il numero dei partecipanti deve essere equilibrato (8 x gruppo) quindi propongo di iscrivervi al gruppo via blog.....chi tardi arriva male alloggia!

La prox lezione sarà dedicata al linguaggio (tecniche) dell'immagine. Portate i vs strumenti di registrazione av (telecamere e/o macchine fotografiche) che passeremo la lezione esercitandoci con il mezzo.

un caro saluto
sara

6 ottobre 2011

spostamento orario del lab

Ciao a tutti,
vi segnalo che l'incontro di lunedì - e i prox - è anticipato alle 12.30 nella stessa aula U7/9.
L'orario del lab sarà quindi dalle 12.30 alle 16.30
arrivederci
sara

3 ottobre 2011

Ottobre 2011

Benvenuti al blog LAMA,
i Vs colleghi della scorsa edizione hanno lavorato nel contesto di Via Padova e hanno iniziato a costruire una rete di relazioni significative nel territorio che possono utilmente costituire la base per ulteriori esplorazioni ed approfondimenti.
I diversi gruppi di lavoro si sono occupati:
GRUPPO 1- Individuazione di informatori privilegiati al fine di ricavare diverse prospettive sul contesto in esame. Il metodo utilizzato è stato quello dell'intervista qualitativa con l'ausilio dei mezzi AV di registrazione. In una seconda fase si è elaborato un metodo di esplorazione del territorio a partire dalle conoscenze, memorie e vissuti degli informatori attraverso passeggiate videoregistrate nella via.
GRUPPO 2- A partire dalla selezione di un gruppo di soggetti attivi sul territorio, si è proposto un focus group al fine di proporre un approccio collaborativo e partecipato all'analisi e alla riflessione sul contesto in oggetto. I materiali audiovisivi raccolti durante questa prima fase esplorativa hanno dato luogo alla realizzazione di una passeggiata attraverso la Via Padova che traducesse visivamente gli elementi significativi emersi.
GRUPPO 3- Il materiale raccolto dal gruppo 1 e 2 ha permesso l'individuazione dei segni/simboli specifici che caratterizzano il contesto. Si è quindi avviata un'esplorazione visiva del contesto al fine di elaborare degli itinerari di senso attraverso la raccolta di questi elementi.

Data la significatività e la ricchezza del percorso svolto, si è pensato di proseguire nell'analisi del contesto utilizzando come base di partenza i materiali fino ad ora raccolti.
GRUPPO 1: proseguirà la ricerca di informatori privilegiati con i quali sviluppare un percorso visivo attraverso passeggiate nel contesto in oggetto.
GRUPPO 2: inizierà con il montaggio del materiale raccolto e procederà nel lavoro di ricerca con i soggetti individuati.
GRUPPO 3: continuerà l'esplorazione del contesto soffermandosi sui segni/simboli rappresentativi al fine di costruire degli itinerari di conoscenza visiva.

La proposta del laboratorio è quella di confrontarsi con la pratica della ricerca sul campo attraverso l'utilizzo dei mezzi audiovisivi di registrazione/rappresentazione.
La riflessione sulle conoscenze acquisite nel lavoro di campo apre uno spazio di sperimentazione nell'ambito della rappresentazione etnografica.