23 aprile 2012


Pubblichiamo in ritardo un post scritto lunedì 16 aprile.

Ciao a tutti,

a beneficio degli assenti e a titolo riassuntivo per i presenti, trascriviamo i nostri progressi sul campo di ricerca di Via Gorizia a Baranzate. Speriamo di ottenere critiche costruttive e/o suggerimenti per avvantaggiarci nella realizzazione del progetto.

Come spiegato nel post precedente da Viola, abbiamo cambiato la nostra area di interesse in corso d’opera: in accordo con le istituzioni presenti sul territorio ci siamo inseriti nell’iniziativa “I colori di Dio”, promossa dal comune di Baranzate per favorire l’integrazione dei migranti attraverso una riflessione interreligiosa.
Il progetto si articola principalmente in due eventi:

Una mostra fotografica di Enrico Mascheroni; percorso di immagini che racconta le espressioni del rapporto col divino nelle diverse zone del mondo.
La serata di dibattito “Pace e convivenza sono i colori di Dio”;  un’occasione di confronto durante la quale gli abitanti di Baranzate si raccontano attraverso le diverse espressioni di fede.

I nostri interlocutori fino a questo momento sono stati Don Paolo (organizzatore dell’evento), Rolando Longobardi (associazione Tuttisottountetto e mediatore della serata) e Elia Rollier (rappresentate dell’associazione MediAzioni). Abbiamo inoltre inviato una mail informativa all’assessore della Cultura chiedendo un incontro e una breve intervista durante la quale speriamo di ottenere qualche dato più tecnico sulla comunità di Baranzate (composizione, interazione, intereventi di mediazione, ecc…). Giovedì scorso siamo stati presentati ad alcuni relatori che sono intervenuti durante la serata di giovedì 19: si tratta principalmente di madri di famiglia molto coinvolte nella quotidianità della comunità e che hanno accolto con calore ed entusiasmo la nostra iniziativa. Sin da subito si sono mostrate disponibili a firmare le liberatorie e ad offrirci il loro contributo.
Ci siamo mostrati disponibili a chiarimenti e spiegazioni, abbiamo fornito i nostri contatti e in generale qualche informazione sul progetto.

Durante una breve riunione con Don Paolo, Elia e Rolando abbiamo fissato alcune aree tematiche che desidereremmo indagare: le nostre domande verteranno principalmente sulle festività, i cibi, i rapporti con la seconda generazione e l’abbigliamento. La griglia da noi elaborata è stata volutamente presentata come molto flessibile e il contributo di esperienza delle persone che da anni lavorano nella realtà di via Gorizia è stato cruciale per la stesura. Abbiamo incontrato un tentativo di pilotare il nostro ruolo di ricercatori al fine di coinvolgere altre minoranze religiose nel progetto (testimoni di Geova, cristiani coopti, evangelisti) ma abbiamo deciso di proporre queste aree di indagine come base per un eventuale rapporto futuro di collaborazione.

In questo ci è stato molto utile presentarci alla riunione coesi e con idee chiare sui nostri obbiettivi: vista la breve durata del filmato abbiamo deciso di concentrarci solamente su una tematica che abbiamo individuato come una riflessione sul ruolo sociale e aggregativo della religione nella vita del migrante nel contesto di Baranzate. Il tema ci sembra al tempo stesso ampio, interessante e ricco di spunti che potranno emergere durante le interviste.
Tratteggiare uno storyboard ci ha inoltre permesso di focalizzare l’attenzione, sin dai primi incontri, sui dettagli che vogliamo far emergere durante le interviste e le sequenze di ripresa che possono rendere al meglio, anche per l’osservatore che ignora il contesto, la realtà multireligiosa di questa comunità e i suoi vari livelli di interazione.

Il prodotto finito ci è già stato richiesto per una proiezione collettiva durante una festa di quartiere e speriamo che la nostra precaria conoscenza dei mezzi non pregiudichi il risultato finale!!!

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