9 giugno 2013

Ricerca sui Navigli

Salve Sara, è tanto che non scrivo ma intanto la mia  ricerca sui Navigli sta dando i suoi frutti.
Il prof Van Aken mi ha proposto di usare il documentario per supportare la tesi. Capiremo poi più avanti come valorizzare le videointerviste anche in chiave tesi. Rispettando le macroaree d'intervento ho intervistato persone che mi descrivessero esperienze del passato a contatto col Naviglio (soprattutto del Martesana sul quale abito), soggetti che vivono tutt'ora esperienze a contatto con canale(pescatori, orticoltori, canoisti) e infine personalità (intellettuali, politici e architetti) che hanno elaborato, tra passato, presente e futuro, una loro rappresentazione dei canali milanesi. Il lavoro è tanto anche perchè più indago più emergono particolari  interessanti da approfondire. Ho avuto la fortuna di intervistare tra gli altri anche Ermanno Olmi, Gianni Mura e di addentrarmi tra gli uffici di palazzo Marino per avere il parere di Basilio Rizzo, e ognuno ha arricchito la discussione col suo punto di vista appassionato e sincero. Ho incontrato rappresentanti di associazioni, architetti e professori del politecnico che sperano in una riapertura dei Navigli con tanto di progetti alla mano. Nel contempo ho "bazzicato" soggetti che investono il loro tempo libero sul canale Martesana risignificando con la loro presenza, sulla scia di usi passati, il contatto diretto con le acque dei Navigli. Non so ancora quanto durerà il prodotto finale (il materiale è davvero tanto) ma sicuramente il percorso si sta rivelando molto stimolante. Volevo solo chiederle qualche consiglio su come comportarmi adesso. Sto finendo le interviste(almeno sembrerebbe) e ho trovato un programma per montare il tutto(sto imparando ad usarlo ma ci vorrà tempo). Posso impostare il lavoro mantenendo la traccia iniziale (i Navigli tra passato presente e futuro) oppure ha qualche indicazione da offrirmi? Io mi sto divertendo molto ma essendo un principiante non vorrei uscire dal seminato. Mi faccia sapere sono naturalmente disposto a pubblicare alcune videointerviste (ancora non troppo elaborate) per farle capire quello che sto facendo. In ultimo: il prodotto finale deve avere limiti di tempo o posso usufruire dello spazio che mi serve? La ringrazio, a presto
Andrea

2 commenti:

  1. Ciao Andrea,
    ti informo in primo luogo che con i frequentanti del semestre siamo in fase di montaggio quindi se vuoi fare un salto a lezione per avere qualche nozione base di editing video sei benvenuto (questo venerdi alle 13.30 e poi i prox due mercoledi dalle 14 alle 17). che programma utilizzi per il montaggio?
    ricorda che nel blog c'è lo schema molto utile di Cedrini per impostare il tuo lavoro di montaggio.
    una prima riflessione sul tuo materiale audiovisivo potrebbe partire dall'uso che intendi fare dell'immagine nella tua rappresentazione e che uso ne hai fatto nel processo di ricerca (immagini fisse e in movimento e strumenti tecnici).
    Parli di video interviste - che certamente ci piacerebbe vedere/ascoltare. Ricordati che l'immagine può narrare e quindi concentrati non solo sulla dimensione dialogica del lavoro di ricerca ma anche sulla dimensione delle pratiche osservando ciò che la gente fa vicino, dentro e per mezzo dell'acqua: questo in parole semplice significa darsi il tempo di riprendere le tue indagini visive dando tempo al fruitore di seguirne il percorso e la direzione ( contare almeno fino a 15 nel riprendere l'atto del pescare)
    MI è un pò difficile darti consigli specifici perchè dai primi post non ti ho più sentito e quindi non conosco le questioni che sono emerse e quelle sulle quali hai scelto di concentrare la tua attenzione.
    la traccia iniziale mi sembra buona: magari puoi dividere in capitoli a seconda dei temi, delle azioni/processi, degli spazi e dei tempi indagati.
    ottima l'idea di utilizzare il documentario come supporto della tesi anche se ti confesso che il termine supporto mi lascia un pò perplessa. Sembra tu abbia in mente un'idea illustrativa dell'immagine subordinata alla forma scritta - che va benissimo se è la tua scelta, ma va motivata soprattutto se si tratta di un lavoro di tesi. MacDougall distingue tra stile illustrativo e rivelatore - e non solo lui- per definire il ruolo della dimensione visiva nel processo di conoscenza e di trasmissione del sapere. la questione è quella della differenza tra forma scritta e forma visiva /audiovisiva della conoscenza che va inquadrata nelle diverse posizioni/letteratura che ne hanno discusso.
    cerca di riflettere sulle potenzialità/limiti dei mezzi che utilizzi (telecamera) e di farli lavorare attraverso l'immagine.
    Se ti servono indicazioni bibliografiche fammi sapere
    il suo lavoro mi sembra molto ricco e denso: al meglio darò una rappresentazione della complessità del fenomeno che sta indagando.
    attendo per vedere i materiali audiovisivi da te raccolti.
    puoi caricarli su un canale tubo che ho aperto allo scopo anche per gli altri studenti et al (etnoperformance). scrivimi una mail che ti mando la password
    un caro saluto e buon lavoro
    sara

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    1. Grazie Sara, purtroppo gli impegni di lavoro non mi concedono di poter partecipare agli incontri ma sul montaggio spero di cavarmela(il programma si chiama Video Pad e consente di lavorare con precisione anche sul sonoro). Leggerò comunque lo schema di Cedrini. Mi piacerebbe impostare un lavoro che oltre alle interviste e alle immagini (riprese o fotografate)associ anche canzoni sui navigli e citazioni di film(per la precisione L'albero degli zoccoli visto l'opportunità che ho avuto di parlare direttamente col regista). ci vorrà un pò di tempo ma spero di poter organizzare il contenuto della ricerca in un prodotto che sia anche "scorrevole" e piacevole da vedere. Le manderò l'e mail in modo da avere l'accesso al suo canale per mandarle qualche ripresa in modo che si faccia un'idea.
      un saluto a presto andrea

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