27 novembre 2013

Le immagini del pane




Ciao a tutti
Intendo concentrare la mia ricerca visuale sull’elemento Pane. Questo alimento, per molti secoli base dell’alimentazione e principale fonte di sostentamento ha rappresentato e rappresenta molto di più del semplice impasto di farina di frumento e acqua (a volte sale) cotto in forno. Nei paesi che si affacciano sul bacino Mediterraneo, e non solo, si è andato caricando nel tempo di molteplici significati simbolici fortemente radicati nelle diverse culture, ancora oggi patrimonio collettivo. Di pane si è vissuto e ancora oggi, anche al mutare delle consuetudini alimentari, il pane rappresenta il radicamento alla terra ed è ancora fortemente presente nell’immaginario collettivo oltre che sulle nostre tavole.
La ricerca si vuole concentrare sul duplice aspetto di tradizione e di modernità raccogliendo immagini dei Luoghi del pane e che viene utilizzato per rendere la sua rappresentazione.
Per Luoghi si intendono gli spazi di produzione, di vendita e di consumo del pane. Per Immagini tutto ciò che viene utilizzato per veicolare il prodotto pane.
In entrambi i casi l’attenzione sarà posta sul differenziale fra tradizione, e per il pane questo elemento diviene basilare come richiamo alle “cose buone di una volta” e modernità, tecniche, farine, impasti, ricette, luoghi, ecc. Come efficacemente ci ricorda Arjun Appadurai nel suo “Modernità in polvere” il concetto di “patina” indica quella “proprietà delle merci per cui la loro età diviene un indice chiave del loro status elevato” e quindi anche le immagini che vengono utilizzate tendono a suscitare “l’impressione di una perdita che non è mai avvenuta, queste pubblicità creano quel che si potrebbe chiamare “nostalgia immaginata” nostalgia per cose mai accadute”.  Appadurai prosegue affermando che  “quello su cui non si è ancora indagato è che questa nostalgia nella misura in cui riguarda la commercializzazione di massa, non implica perlopiù l’evocazione di un sentimento provato da consumatori che abbiano veramente perso qualcosa. Queste forme di sollecitazione pubblicitaria di massa insegnano piuttosto ai consumatori a sentire la mancanza di cose che non hanno mai perduto”.
Proprio partendo da queste affermazioni intendo avviare la mia ricerca. Quanto di evocativo e quanto di innovativo è presente ed è utilizzato oggi per veicolare l’immagine del pane?
Ho deciso di utilizzare lo strumento fotografico che ritengo adeguato sia all’elemento di indagine che alle mie capacità e mi concentrerò, per problemi di tempo e di territorio, sulla città di Milano, territorio fortemente legato al pane e con numerose iniziative sul tema.

Stefano Fava

2 commenti:

  1. Ciao,
    riesci a chiarire meglio quanto segue?
    " La ricerca si vuole concentrare sul duplice aspetto di tradizione e di modernità raccogliendo immagini dei Luoghi del pane e che viene utilizzato per rendere la sua rappresentazione."

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  2. Ciao, con l'affermazione intendo che nella mia ricerca vorrei lavorare sulla doppia velenza che si attribuisce al pane. Il prodotto oggi viene realizzato con tecniche moderne, impianti e macchinari, grani selezionati e certamente con un grado di purezza delle farine non realizzabile anni orsono, pur con questo progresso nella produzione e quindi con prodotti certamente più salubri l'immagine che si propone del pane si rifà e ripropone il "pane di una volta" con l'utilizzo di immagini ed atmosfere che vogliono suscitare la nostalgia dei tempi in cui tutto era genuino. Il riferimento nel testo al concetto formulato da Appadurai vuole proprio chiarire questa situazione, nella proposizione di un bene tradizionale come il pane il ricorso ad una immagine con sapore passato genera la convinzione della sua bontà e genuinità.

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