8 aprile 2014


Roma chiama Africa


Questo è il seguito di Sconfinamenti Urbani. Il video è stato realizzato alla Locanda Atlantide che si trova nel quartiere San Lorenzo a Roma e vede riuniti musicisti del Senegal, del Marocco e del Mali. Musicisti che si incontrano per suonare insieme, mettendo in gioco una forte componente di improvvisazione, che raramente mi era capitato di vedere prima. Le diverse tradizioni musicali che dialogano fra loro in questo contesto – mi riferisco alla prima parte del video - danno vita ad una sonorità nuova ed unica, per poi lasciare spazio ai sabar e alla danza tradizionale Senegalese. Questo è più di un incontro fra differenti tradizioni musicali, è un evento sociale dove musicisti e pubblico, per la quasi totalità composto da africani che sono ovviamente anche degli immigrati, riconfermano le proprie identità individuali e collettive attraverso la musica e la danza, aprendosi allo stesso tempo alle contaminazioni culturali.
Nella prima parte del video, ho provato ad usare la videocamera come una camera-stylo, cercando di mettermi in relazione con quanto stavo riprendendo e di seguire e sottolineare con i movimenti della macchina quello che stava accadendo fra i musicisti, preoccupandomi anche di mantenere 
nell’ inquadratura una porzione di spazio il più ampia possibile. Nella seconda parte, quella con i sabar, sono passato dall’ alternanza di riprese oggettivanti con un’inquadratura larga, a riprese più partecipative e ravvicinate.
In linea generale sono dei piani sequenza, dove ho assunto un punto di vista (una posizione della videocamera) e l’ ho mantenuto, anche per non disturbare con la mia presenza muovendomi troppo nel fare le riprese. Non ho fatto uso delle zoommate come in Sconfinamenti Urbani. La videocamera è la stessa una panasonic NVGS 180. Ho montato con Adobe Premiere Pro e per chiudere il video, che nel complesso ha un taglio documentaristico, sono uscito dai canoni di un montaggio didascalico -etnografico con una sperimentazione aperta ad una dimensione immaginaria, inserendo un frammento di montaggio e di sottofondo musicale, stranianti rispetto al contesto. Il video ha una durata di circa cinquanta minuti complessivi ed è stato diviso in quattro parti, per la visualizzazione su youtube.

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