27 novembre 2011

Gruppo 1: Qualche riflessione sul lavoro svolto finora

Nella mattina di lunedì 21 Novembre, il gruppo si è trovato (questa volta al completo) in via Padova.
Durante la lezione di laboratorio del 14 Novembre, successiva alla prima esplorazione sul campo, dopo aver ascoltato parte del materiale audio-registrato, è emersa l'importanza di orientare le interviste alla raccolta di "storie di vita", ovvero racconti riguardanti il percorso migratorio dei soggetti intervistati, siano essi italiani emigrati dal sud al nord del Paese, o persone provenienti dall'Estero. La focalizzazione sulle esperienze individuali è funzionale all'individuazione di analogie e differenze nei percorsi di migrazione, tale da permettere una comprensione più generale del fenomeno.
In effetti, le successive esplorazioni in via Padova (17, 18 e 21 Novembre) sono state condotte con questo scopo. Tuttavia sono emerse alcuni ostacoli di ordine pratico: innanzitutto la difficoltà di intervistare persone durante l'orario di lavoro (soprattutto i negozianti stranieri), per questioni di tempo, per l'assenza del proprietario, per disinteresse o fastidio rispetto al progetto. Infatti, la costante presenza di studenti (provenienti da scuole e università diverse) che svolgono interviste in via Padova, probabilmente comincia ad essere percepita con un po' di stanchezza e indifferenza. Inoltre, è difficile che i soggetti coinvolti approfondiscano il loro vissuto personale nel frangente di una singola intervista, con ragazze che non conoscono. Infine,i commercianti italiani presenti sul territorio, come il macellaio e il Borsalino, pur essendo stati molto disponibili raccontandoci la loro personale esperienza lavorativa, non ci forniscono informazioni inerenti alla migrazione, essendo nati e cresciuti a Milano o in provincia.
Il rischio intravisto a seguito delle ultime interviste, è il medesimo che aveva caratterizzato le prime: che si ottengano informazioni tra loro piuttosto simili, nella loro superficiale parzialità.
In seguito a queste considerazioni, il problema sollevato dal gruppo è quindi relativo all'utilizzo del materiale ricavato e, più in generale, all'orientamento definitivo da dare al lavoro. Un'ipotesi avanzata è stata quella di fornire una ricostruzione della memoria tenendo come sguardo privilegiato quello dei negozianti italiani. In effetti, in considerazione del tempo a disposizione per la ricerca, il confronto con i negozianti italiani è sicuramente più immediato e, altro aspetto, si tratta di signori non più giovani, che hanno tanto da raccontare sulla propria attività, vissuta con passione e impegno, e sui cambiamenti che hanno potuto osservare e vivere nel corso degli anni.
Il resoconto delle ultime interviste verrà pubblicato quanto prima.

Arianna Albieri, Irene Borchi, Irene Carrara, Alice Comotti, Claudia Esposito, Beatrice Meroni, Chiara Valsecchi

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