6 febbraio 2013

Capitolo 11: Anthropology and the Problem of Audience Reception

Con lo studio dei media, gli antropologi si pongono il problema di come il pubblico percepisce il loro messaggio. Il termine “audience” non fa parte del lessico dell’antropologia e solo nel 1990 l’antropologia visiva inizia seriamente a occuparsi del suo pubblico.
Gli studi antropologici non sono più una questione tra antropologi che riprendono gli indigeni come oggetti passivi. Sono consci del fatto che non hanno più il monopolio etnografico sulla produzione e l’interpretazione della rappresentazione visiva. Tutto questo li ha portati a domandarsi come le persone rapportano i media visivi alla loro vita quotidiana.
Il termine “audience” in inglese si riferisce a tutti quelli che sentono, vedono o leggono i media e le performance dal vivo. Il pubblico può essere classificato secondo diversi criteri: categorie sociali, periodi, tecnologie dei media, qualità, etc. Ci sono stati così tanti approcci per studiare i media che si è creata una certa confusione, peggiorata dal fatto che il termine “audience” ha molti sinonimi in inglese, come spectators, filmgoers, TV viewers, consumers.
Nel passato i film etnografici di Alfred Haddon, Franz Boas e Margaret Mead non erano distribuiti se non tra gli antropologi, non erano accessibili al grande pubblico. Tra gli Anni 50 e 60 si comincia a preoccupare di come e a chi i film etnografici si rivolgono. Questa tendenza coincide con l’utilizzo di questi film per insegnare antropologia e si pone la domanda su come gli studenti li percepiscono. Tra i primi produttori di film etnografici, Asch si distingue per il suo impegno a promuoverli come mezzo di insegnamento.
Mentre i primi film etnografici erano distribuiti all’interno di piccoli gruppi di studenti di antropologia, con l’utilizzo della televisione qualche anno più tardi, questi film arrivano a un pubblico molto vasto che spesso non ha alcuna conoscenza antropologica. La televisione porta i film etnografici nell’industria dello spettacolo. Una volta che questi film escono dalle aule universitarie e raggiungono milioni di persone nel mondo, lo studio dell’audience inizia a occupare un posto importante nell’antropologia.
Nei primi anni 70 nasce il termine “antropologia dei media” che si riferisce all’utilizzo dei mass-media per promuovere la conoscenza antropologica tra il grande pubblico. Vent’anni più tardi, invece, riguarda anche l’antropologia visiva. Molti antropologi negli Anni 90 pubblicano i loro contributi in merito nella rivista Visual Anthropology Review.
Il concetto di “pubblico” nell’ambito dei media antropologici non è mai stato ben definito e anche se non è stato studiato in profondità nel passato, ha sempre fatto parte dell’antropologia.

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