4 maggio 2013

Interculturalismo e seconde generazioni nell’hinterland milanese. Cap 11.


Per contestualizzare il nostro lavoro, decidiamo di girare alcune scene in esterno, riprendendo luoghi simbolo di Cernusco, di Pioltello e di Seggiano, luoghi caratterizzanti per i propri abitanti (piazze, mercati ecc) e  frequentati dalle persone che abbiamo incontrato nel corso delle riprese, luoghi di aggregazione, di lavoro, di quotidianitò, gli ingressi delle abitazioni dei nostri protagonisti ecc.

 Alcuni scorci  li abbiamo adocchiati frequentando il territorio in questi mesi, altri ci sono stati esplicitamente segnalati dalle persone che abbiamo conosciuto, per andare sul sicuro però ci facciamo accompagnare da un disponibilissimo Don Luigi in grado di mostrarci  prospettive molto interessanti.

 Mentre si gira e si passeggia per le vie dei paesi ovviamente si chiacchiera e si scambiano opinioni, durante un discorso  Don Luigi mette sul piatto una citazione da cui decidiamo che potrebbe arrivarci lo spunto per il titolo del documentario: “200 parole”. Riprendendo Don Milani che disse “Se una persona conosce 200 parole ed un'altra mille, la prima sarà sempre sottomessa dall'altra. La cultura ci fa uguali.”

Queste serie di riprese essendo in esterno e durante diversi momenti della giornata con esposizioni della luce diverse sono state girate su più giorni, anche subordinate alla poca clemenza atmosferica.

 

1 commento:

  1. condivido qui i miei appunti sul vs lavoro - non elaborati:
    itinerari audiovisivi di conoscenza del contesto: bisogna fare attenzione alla distinzione tra segno e simbolo. al significato del simbolo si arriva attraverso il pensiero astratto.
    Interessante, mi sembra, riflettere sul come sia possibile - audiovisivamente - approfondire la simbologia complessa (non lineare) a partire dalla materialità dei luoghi, etc.
    qualcuno può accompagnare la visione/l'esplorazione visiva attraverso l'esplicitazione di alcuni rimandi, in modo che coloro che non ne condividono i presupposti - il più delle volte impliciti - possano coglierne la portata.
    i segni - in questo caso - penso possano aiutare ad avvicinarsi alle catene di associazioni di cui il simbolo è nutrito per i processi di risonanza che attivano a livello individuale/collettivo.

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