21 maggio 2013

Sguardi sul nudo - Il campo

Il campo della microetnografia è l'Osservatorio Figurale, noto atelier del quartiere Isola di Milano. Entrarci in contatto per questo lavoro è stato relativamente semplice, dato che saltuariamente vi poso come modella di nudo.
La storia dell'Osservatorio Figurale inizia negli anni Novanta, per mano di Enrico Lui: attore di teatro, artista e pittore, il suo atelier viene definito quasi come un "palcoscenico" per le modelle, palcoscenico su cui la modella sale non solo con il suo corpo fisico, ma anche con le sue emozioni, con il suo carattere, con la sua vita. Il centro di tutto è la persona che posa: ogni sessione di disegno è un evento, legato alla singola modella - da qui il nome di "Osservatorio". Dopo la morte di Lui, i suoi allievi hanno continuato a tenere in vita l'atelier, facendolo diventare un circolo Arci - anche come stimolo alla "apertura" al quartiere e alla città.
Fino all'inizio di questo lavoro, sono sempre entrata all'Osservatorio come modella. Entrarci con una telecamera, cambia moltissimo, e non solo dal punto di vista dei rapporti con le persone (modelle, artisti) che prendono parte ai corsi di nudo, ma anche per quanto riguarda il mio sguardo, che a un certo punto ho avvertito come sdoppiato: da un lato, il ricordo delle pose, della difficoltà a tenere certe posizioni, della curiosità verso i lavori degli artisti, le occhiate incessanti al mio corpo (l'atelier è pieno di specchi, quindi chi posa può vedersi in qualsiasi momento); dall'altro, il mio sguardo da esterna.
La mia presenza con una telecamera in mano mi ha posto non pochi problemi: innanzitutto, mi pareva ovvio che non fosse il caso di riprendere le modelle, fatto che obbliga l'analisi di un tale contesto a prendere vie alternative per parlare di un corpo che - di fatto - non si può vedere. Ho deciso però di riprendere alcuni artisti (non tutti gradiscono essere filmati mentre creano) nel vivo del loro lavoro: dai primi schizzi alla figura che prende forma, al colore che vi cala, alla definizione dei dettagli. E', secondo me, una scelta che, pur tagliando il corpo vero e proprio della modella, può servire a concentrarsi sulla "concretizzazione" dello sguardo che si intende indagare.



Nessun commento:

Posta un commento