Cara Sara e colleghi,
finalmente riesco a scrivervi sul blog e ad aggiornarvi in merito alla microetnografia che sto svolgendo.
L'ambito che ho scelto di affrontare, come accennato tempo fa a Sara, è quello dei corsi di disegno e pittura del nudo d'arte in un studio d'arte di Milano: uno scenario denso, quella della posa e della sua riproduzione grafica, al cui interno si muovono diversi attori, diverse modalità del corpo, diversi modi di intendere e rappresentare lo stesso.
Mi sto focalizzando in particolar modo sul corpo della donna, visto che la stragrande maggioranza delle persone che posano in atelier sono donne: credo che sia comunque un punto di partenza interessante, viste le dimensioni che si intersecano su di esso - lo sguardo alla ricerca della "grazia femminile", la riproduzione del corpo della modella in base a criteri estetici o volutamente diversa da essi, il modo in cui la modella lavora con il proprio corpo sul tavolo da posa che diventa quasi un palcoscenico.
A breve vi manderò una precisa elaborazione delle linee-guida tematiche e un racconto dettagliato delle osservazioni che sono già stata in grado di fare.
A presto
Alessandra
Ciao Alessandra,
RispondiEliminail tutto mi sembra chiaro, fattibile e interessante. solo un appunto: cerca di riflettere sul mezzo audiovisivo e di includerlo nei tuoi appunti, per es. in che modo lo usi e perchè? quali sono le sue potenzialità nell'espolorazione/osservazione del contesto, comportamento interpersonale, etc. e i suoi limiti? in che modo può contribuire ad ottenere delle info etnografiche di valore sul tuo oggetto di ricerca?
ricordati la tecnica dell'elicitacion (utilizzare l'immagine - e quindi la sua specificità in quanto forma espressiva - per orientare i tuoi interlocutori nella riflessione sugli aspetti sui quali hai deciso di focalizzare la tua attenzione).
Attendo allora il racconto delle prime osservazioni e l'elaborazione delle linee guida tematiche
un caro saluto
sara