1 dicembre 2013



IL BURLESQUE E LE SUE (NUOVE?) IDEE DI FEMMINILITA’

Buongiorno a tutti,
vorremmo brevemente presentare il nostro progetto di lavoro per il laboratorio di antropologia visuale 2013.
Abbiamo scelto di occuparci di un tipo particolare di performance, che sta prendendo sempre più piede nelle palestre, corsi di ballo, locali e anche sui media: il burlesque.
Il burlesque è un genere di spettacolo, comico o satirico, praticato già alla fine del 1700 in Inghilterra, e successivamente negli Stati Uniti, che ha a mano a mano assunto forme sempre più simili al varietà perdendo la sua vena parodistica e mettendo l’accento quasi interamente sulla femminilità e il corpo delle ragazze. Dagli anni Novanta viene declinato come “new burlesque”, legato al sorgere della moda vintage e in parte dark/gotica.
Abbiamo scelto questo argomento sia per interesse personale, anche se siamo tutte abbastanza “digiune” in materia, sia perché pensavamo potesse essere un occasione interessante, trattandosi di un’attività che coinvolge la danza, la messa in scena del corpo e l’uso di particolari “ferri del mestiere”, per metterci alla prova con una telecamera. In particolare volevamo soffermarci sulle idee di femminilità che possono essere sottintese al burlesque, il quale comunque mette in mostra, in modo anche esagerato e volutamente provocatorio, il corpo della donna. La nostra ricerca vuole indagare quale sia la concezione di femminilità, ma più in generale di genere, che scende qui in campo; se questa si possa considerare un’idea nuova, diversa da quella egemonica o meno, condivisa o meno da chi pratica questa attività e quale ruolo il corpo possa giocare in questa costruzione della propria identità. L’aspetto della corporeità rimane un tema centrale e ci sarebbe anche piaciuto soffermarci su come questo fisico, principalmente femminile ma non solo, viene plasmato da questa pratica (attraverso allenamento, esercizi di portamento, canto dal vivo ecc. ecc.) e se sono richieste delle particolari skill, delle abilità tecniche. Uno sguardo panoramico sulla “cultura materiale del burlesque”, cioè sugli strumenti usati dalle ballerine, ci sembrava d’obbligo; in particolare vorremmo soffermarci sulle scarpe (rigorosamente col tacco), le calze a rete, la sedia usata nelle coreografie e il trucco.
Per il nostro progetto abbiamo contattato una scuola di Cusano Milanino, che offre tra i suoi diversi corsi anche uno di burlesque, e abbiamo intenzione di filmare l’insegnante e le allieve sia durante le normali lezioni, sia durante le prove; pensiamo inoltre di riuscire a filmare anche uno spettacolo che realizzeranno a dicembre, facendo magari anche riprese nel backstage per mostrare i diversi contesti e i relativi comportamenti delle ragazze. Il corso, che si svolge sempre la sera, una volta a settimana, è frequentato da un piccolo gruppo di allieve, di età diversa (dai 25 a circa 40 anni) ed è tenuto da un ragazzo, Davide, che insegna diverse discipline in quella palestra. La presenza di un insegnante uomo rende ancora più interessante l’indagine sulla femminilità legata (o meno?) a questo genere di performance che solitamente fa di un certo tipo di corpo, delle curve e della sensualità il suo cavallo di battaglia. Si tratta innanzitutto di inquadrare alcune categorie (femminile/maschile, corpo volontariamente esibito/corpo mercificato, provocazione/volgarità e soprattutto il confine sottile che corre tra questi concetti) che sembrano strettamente in contatto con quello che il senso comune lega all’idea di donna e soprattutto a quella di femme fatale o di donna di spettacolo.
Vorremmo inoltre condurre delle interviste, singole o in gruppo, legate alle motivazioni e opinioni più personali, con l’insegnante e alcune delle allieve; una sorta di mini-storie di vita che possano portare uno sguardo più concreto e fornire una suggestione generale del vasto panorama di questa forma d’arte.

                                                           Maria Luisa, Tania, Patrizia, Anna

5 commenti:

  1. ok
    mi sembra un ambito di ricerca ottimo per mettersi alla prova con la telecamera, come avete specificato!
    Riuscite a specificarmi l'interesse personale che vi muove - o ha mosso qualcuno di voi - verso questo tema di ricerca? (curiosità)
    vi consiglio di non improvvisare del tutto ma di prepararvi alla sessione delle riprese tenendo bene in mente che cosa e come filmare (utile lo schema di cedrini che trovate nel blog).
    cercate di approfondire visivamente i vari punti/livelli di analisi e di trovare il modo più appropriato per farlo.
    aggiornatemi su come procedono i lavori magari linkando il materiale di ripresa.
    Come vi siete organizzati per il montaggio?
    Gruppo del venerdì? attendo commento a post per definire bene sede e ora delle lezioni
    buon lavoro
    sara

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  2. Buonasera,
    volevo semplicemente confermarle che questo venerdì il mio gruppo non ci sarà per il montaggio perchè continuiamo con le riprese allo spettacolo. Volevo anche chiederle se per il venerdì successivo (20/12) può dare un occhiata alle cornici in stile cinema muto di cui avevamo parlato, se esistono delle cornici/sfondi preformati per il programma ed eventualmente come realizzare effetti di slow o fast motion..
    Aggiorneremo sul blog dopo le riprese di venerdì!!!
    Grazie mille
    Anna

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  3. ok, Anna.
    ci si vede in U16 venerdì 20 alle 15.30. se ci sono problemi fatemi sapere per cortesia che mi organizzo diversamente. buon lavoro per le riprese di domani
    sara

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  4. Salve Anna,
    comando change speed in icona modify per slow and fast motion
    per effetto tv provare in video filters:
    - borders
    - matte: mask shape o soft edges
    - stylize: bad film
    buon lavoro

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  5. Salve Anna,
    mi faccia sapere quando potete fare un salto nel laboratorio per procedere in autonomia.
    Ieri non sono riuscita a passare per impedimento improvviso ma non avendo ricevuto nessun vostro segnale rischiavo di venire per nulla
    accordiamoci
    un caro saluto
    sara

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